8 Aprile 2006

 

 

 

 

 

ITALIANO

 

"La scuola di Alfredo" nasce dopo la sua morte.

L'iniziativa appartiene ai suoi familiari più cari. Suo padre Gianni, suo fratello Dario, sua moglie Rosamaria (con la piccola Rachele) e sua madre Gina.

E' un progetto per dare la vita.

Se Alfredo non c'è più, potrà rivivere attraverso gli occhi e le menti dei bambini rwandesi "meno fortunati", come diceva lui quando era piccolino e chiedeva a me, sua madre, i soldini da dare al povero che tendeva la mano.

Perchè i bambini rwandesi e non altri?

Perchè ho conosciuto un missionario, Padre Lorenzo Rutinduka, nato nel 1967 in Rwanda e vissuto sempre lì. Gli ho parlato della perdita incolmabile di quel figlio, tanto desiderato e ammirato. Lui mi ha raccontato di avere perso, nel 1994, non solo i fratelli ma anche i genitori. La gente del posto, ancora oggi, non può dimenticare la tragedia vissuta  per il "genocidio dei Tutsi" in Rwanda" .

Sono morti moltissimi civili, torturati prima e uccisi poi, davanti agli occhi attoniti di bambini sopravvissuti. Sono stati distrutti interi villaggi.  In quell'anno infausto del '94 si è perpetrata la strage di migliaia di persone innocenti.

Responsabile della parrocchia di KIZIGURO, fondata nel 1930, e di cui padre Lorenzo fa parte, è la Congregazione dei Sacri Cuori di Gesù e di Maria. Il parroco è Jaume Roig SANZO (spagnolo), viceparroco Jean Damascène MUSONI (rwandese).

La zona più povera della parrocchia è quella di MURINGA. Lì bambini di tutte le età sono rimasti orfani, senza casa, senza cibo, senza protezione. Ogni mattina vanno in parrocchia per chiedere un pò di pane: la fila è interminabile. Oltre alla fame, c'è lo sfruttamento e la corruzione... ogni tanto sparisce un bambino... e non si ritrova più (il contrabbando di organi, passa anche di lì).

I Paesi occidentali non si occupano di loro. 

Si dovrebbe costruire un asilo o una scuola, nella zona di Muringa che è la più povera e popolata della parrocchia. Ma nessuno li aiuta. I bambini restano nell'ignoranza e nell'abbandono totale.

Alfredo ha avuto molto dalla vita, ma gli è stata tolta la vita.

I bambini rwandesi non hanno niente dalla vita. Neanche il diritto di vivere una vita mediocre, anche di poco al di sopra della sopravvivenza. 

Per il mio amato, adorato figlio, non posso fare più nulla in questa terra, ma per quei bambini, aiutata anche dalla sensibilità di parenti, amici e conoscenti, insomma con l'aiuto di persone di buona volontà, con il vostro aiuto, sì.

Potremmo aiutare tutti insieme quei bimbi e dare loro una piccola scuola. Ad esempio, si potrebbe ampliare la vecchia scuola di MURINGA perchè i bambini sono tanti e i locali non bastano. L'istruzione aiuta la gente ad eliminare gradatamente la povertà!  Inoltre, si potrebbero fare altre cose ...

Volete darmi una mano? Un piccolo contributo. Quello che voi, potete dare. Secondo coscienza. Pensando che noi tutti siamo privilegiati a vivere in uno Stato civile e ricco. Ma non abbiamo nessun merito per questo. Pensiamo che quel bambino, avrebbe potuto essere, il nostro fratellino, nostro figlio ... Non voltate le spalle alla sofferenza!

Il nostro contributo sarà una goccia nell'oceano. Tuttavia, sarà sempre un contributo benedetto dal Cielo!

Donare dà gioia, donare dà pace.

Ditemi se volete aderire. Lasciate il Vostro parere nella pagina dei commenti.

Alla pagina "Dateci il vostro contributo" è disponibile il conto corrente per effettuare i Vostri versamenti.  Grazie a nome dei bambini.

Gina, la mamma di Alfredo.

___________________________________________________

ENGLISH

 

“Alfredo’s school” was born after his death as the consequence of his family’s wish: his father Gianni, his brother Dario, his wife Rosamaria (with little Rachele) and his mother Gina.

It is a project to give life.

If Alfredo is no longer here, he will keep on living in the eyes and minds of “unluckly” children in Rwanda, as he used to say when he was a little child and asked his mother (me), coins for the poor beggar.

Why children for Rwanda?

Because I have meet a missionary man, father Lorenzo Rutinduka, born in 1967 in Rwanda and who has always lived there.

I told him about the terrible loss of my cherished and loved son. He told me that in 1994 he lost his brothers and his parents. Even today his people cannot forget the genocide carried out by Tutsi in Rwanda.

Many civilians died after terrible tortures, in front of many astonished children. Villages have been completely destroyed. In 1994 thousend of innocent people have been killed.

The congregation of Jesus and Mary’s holy hearts, founded in 1930, is in charge of father Lorenzo’s parish. The priest is Jaume Roig Sanzo (spanish), helped by Jean Damascène Musoni (Rwanda).

The poorest area in the parish is Muringa. There many children are orphan, with no home, food and protection. Every morning they go to the church to ask for food and the queve is endless. Apart from starvation, there’s corruption, abuse ... from times to time a child disappears and is no longer found (organ trafic).

Western countries do not care about them.

We ought to build a nursery school or a primary school in Muringa, which is the poorest and the most overcroweded area in the parish. But nobody helps them and children can’t receive any kind of education and are left to themselves.

Alfredo has received so much from life, but he has lost his life.

Children from Rwanda don’t receive anything from life, neither the right to live an acceptable life, a little bit more than simple survival.

For my beloved son I can’t do anything else, but with your help we can do so much for those children.

We could help those children together and give them a small school. For example, we could enlarge the old school in Muringa, because there are so many children and rooms aren’t enough. Education helps people to abandon gradually poverty! More over, we could do many other things...

Could you help me? A little contribution. Just what you can give, according to you. Just consider that we are all lucky to live in a rich and civilized country. But we have no merit in this. Let’s pretend that child could have been our little brother, our son ... Don’t turn your back to suffering!

Our contribution is a drop in an ocean, but it will be blessed by Good! Giving, gives joy. Giving, gives peace.

Tell me if you want to participate. Please leave your opinion in the comment page.

On the page “Give us your contribution”, there is a bank account you can use for your donations. Thank you so much in the name of those children.

Gina, Alfredo’s mother.

______________________________________________________________

ESPAŇOL

“La escuela de Alfredo” nace después  de su muerte.

 La iniciativa es de sus familiares más cercanos. Su padre Gianni, su hermano Dario, su esposa Rosamaria (con su niňa Rachele), y su madre Gina.

 Es un proyecto para dar la vida .

 Aunque Alfredo no está con nosotros, podrá vivir de nuevo a través de los ojos y la mente de los niños ruandeses “con menos suerte” como diría él cuando era niño y me pedía a mí, su madre,el dinero para darlo al pobre que tendía la mano.

¿Por qué los niños de Ruanda y no otros?

Porque conocí a un misionero, Padre Lorenzo Rutinduka, que nació en 1967 en Ruanda y que ha vivido siempre allì. Le hablé de la pérdida incolmable de aquel hijo, tanto deseado y admirado. Él me contó que perdió en 1994 no solamente a sus hermanos sino también a sus padres. La gente del lugar, todavía hoy, no ha olvidado la tragedia vivida por el “genocidio de los Tutsi” en Ruanda.

Murieron muchísimos civiles, torturados antes y después asesinados, ante los ojos aterridos de los niños que sobrevivieron. Destruyeron barrios enteros. En aquel año 1994 acabaron con millones de inocentes.

Responsable de la parroquia de KIZIGURO, fundada en 1930, de la cual padre Lorenzo forma parte, es la Congregación del Sagrado Corazón de María. El parroco es Jaume Roig SANZO (espaňol), vicepárroco Jean Damascène MUSONI (ruandés).

La zona más pobre de la parroquia es la de MURINGA. Allí niños de todas las edades quedaron huérfanos, sin casa, sin comida, sin protección. Todas las mañanas van a la parroquia en busca de un poco de pan: la fila es interminable. Además del hambre existe la explotación y la corrupción. De vez en cuando desaparece un niño......y no se encuentra más (el contrabando de órganos, pasa también por allí ).

Los países occidentales no se ocupan de ellos.

Es necesario construir un asilo o una escuela, en la zona de MURINGA que es la más pobre y poblada de la parroquia. Pero nadie les ayuda. Los niños viven en la ignorancia y abandono total.

Alfredo tenía todo en la vida, pero se la quitaron.

Los niños ruendeses no tienen nada. Ni siquiera el derecho de vivir una vida mediocre, más allá de la sobrevivencia.

 Por mi adorado hijo no puedo hacer nada en esta tierra, pero por aquellos niños, estimulada por la sensibilidad de mis familiares, amigos y conocidos con la ayuda de personas de buena voluntad y con vuestra ayuda, sí .

 Podremos ayudar todos juntos aquellos niños dándole una pequeña escuela. Por ejemplo, se podría ampliar la vieja escuela de MURINGA porque los niños son muchos y el edificio no basta. La instrucción ayuda la gente a eliminar gradualmente la pobreza. Además se podrían hacer otras cosas.

¿Queréis ayudarme? Una pequeña ayuda podréis dar. Según la conciencia. Pensando que todos nosotros somos privilegiados viviendo en un Estado Civil y rico. Pero no es mérito nuestro. Pensamos que aquel niño hubiera podido ser nuestro hermanito, nuestro hijo.... No demos la espalda al sufrimiento!

 Nuestra contribución será una gota en el océano. De todos modos será una contribución bendecida por el cielo! Dar da alegría y paz. Decidme si queréis adherir. Dejad vuestra opinión en la página de los comentarios.

 En la página “Dadnos vuestra contribución” allí está la cuenta corriente para efectuar vuestra ayuda. Gracias en nombre de los niños.

 Gina, la mamá de Alfredo.

_____________________________________________________________

FRANCAIS

L’école d’Alfredo a été crée après sa mort.

L’initiative a étè prise par ses parents les plus proches: son père Gianni, son frère Dario, son épouse Rosamaria (ainsi que la petite Rachele) et sa mère Gina.

C’est un projet pour donner la vie.

Si Alfredo n’est plus parmis nous, il pourra revivre à travers les yeux et l’esprit des enfants ruandais, moins chanseux, comme il disait lui-meme quand il était enfant et il me demandait, à moi sa mère, de l’argent pour le pauvre qui tendait la main.

Pourquoi les enfants de Ruanda et pas d’autres?

Parce que j’ai connu un missionnaire, Père Lorenzo Rutinduka, né en 1967 au Ruanda où il a toujours vécu. Je lui a parlé de la terribile perte de ce fils, tant désiré et admiré. Il m’a raconté qu’en 1994 a perdu non seulement ses fréres mais aussi ses parents. Ancore aujourd’hui les gents de la règion ne peutent oublier la tregédie vécue par le “génocide des Tutsi” au Ruanda.

Beaucoup de civils sont morts, torturés avant et tués ensuite, devant les enfants au regard hagard qui ont survécus au massacre. Des villages entiers ont été détruits. Durant cette années néfaste des milliers de personnes innocentes ont été massacrées.

Le responsable de la paroisse est la Congrégation des Sacrés Couers de Jésus et de la Vierge Marie de KIZIGURO, qui a été fondée en 1930 et le pére Lorenzo en fait partie. Le curé est Jaume Roig SANZO (espgnol), le vicaire est Jean Damascène MUSONI (ruandais).

MURINGA est le lieu le plus pauvre de la paroisse. Les enfants de tous ages son restés orphelins, sans logis, sans nourriture, sans protection. Tous les matins, ils se rendent à la paroisse pour demander a manger, un peu de pain. La queue est interminable. Ces enfants endurent non seulement la famine mais ils sont également exploités et il y a beaucoup de corruption. De temps en temps, des enfants disparaissent et on ne sait plus rien d’eux (il y a aussi la contrebande des organes).

Les pays occidentaux ne s’occupent pas d’eux.

Il faudrait construire une école maternelle ou une école primarie dans cette zone car c’est la plus paure et la plus peuplée de la paroisse. Mais persone ne les aide. Les enfants restent dans l’ignorance et l’abandon le plus total.

Alfredo a beaucoup recu de la vie mais la vie lui a été arrachée.

Les enfants ruandais n’ont rien de la vie. Ils n’ont meme pas le droit à une vie médiocre, une vie juste au—dessus de la survie.

Sur cette terre je ne peuz plus rien faire pour mon fils bien-aimè, mon fils adorè. Mais pour ces enfants, avec l’aide et la sensibilité de parents, d’amis et de connaissances, enfin, avec l’aide de personnes de bonne volonté, OUI.

Nous pourrions tous ensemble aider ces enfants et leur offrir une petite école.

Par exemple, nous pourrions agrandir la vieille école de MURINGA car les enfants sont trés nombreux et il n’y a pas assez de locaux. L’intruction aide les gens à éliminer peu à peu la pauvreté ! On pourrait ainsi envisager d’autre initiatives...

Voulez-vous m’aider ? voulez-vous donner une petite contribution ? Ce que vous pouvez donner, selon votre conscience. Pensez que nous sommes tous des privilégiés à vivre dans un pays civilisé et riche. Nous n’avons aucun mérite pour cela.

Imaginons, pensons que cet enfant pouvait etre notre petit frére, notre fils...

Ne vous retournez pas devant la souffrance !

Notre contribution sera une goutte dans l’ocean. Toutefois cela sera une contribution bénie par le ciel ! Donner c’est une joie, donner procure la paix.

Donner votre avis à la page des commentaires.

A la page “Donnez votre contribution” vous trouverez le compte courrant auquel vous pourrez effectuer vos versements. Merci au nom des enfants.

Gina, la maman d’Alfredo.